XV rapporto Ecosistema scuola: Potenza al 63° posto

Ecosistema scuolaLegambiente presenta l'indagine sulla qualità dell’edilizia scolastica

Roma, 13 novembre 2014 - Matera e Potenza, presenti entrambi in graduatoria, si posizionano rispettivamente all’83º e al 63º posto, in linea con le posizioni occupate lo scorso anno che ripropone Matera in penultima posizione nella classifica dei capoluoghi. Una dato inaccettabile per Matera, Capitale europea della cultura 2019, che ci auguriamo sappia cogliere questa grande opportunità per investire nell'edilizia e nei servizi scolastici ponendoli come priorità della propria programmazione finanziaria.

Dai dati raccolti emerge che più della metà degli edifici scolastici sono stati costruiti dopo il ’90 (parliamo di circa il 55%) e secondo criteri antisismici (47,3%). Considerando che tutte le scuole lucane si trovano in zona sismica, solo nell’84% degli edifici è stata verificata la vulnerabilità sismica. Le due amministrazioni rimangono indietro sulla questione certificazioni: solo il 29% degli edifici ha quello di collaudo statico, il 30% quello di prevenzione incendi ma nessuno possiede quello di agibilità. A questo va aggiunto che il 38,2% ha bisogno di interventi urgenti di manutenzione nonostante il 63,6% abbia goduto negli ultimi 5 anni di interventi di manutenzione. Tutte le scuole hanno però provveduto a pianificare prove di evacuazione e a dotarsi di porte di sicurezza.

Pasti bio in tutte le mense scolastiche, anche se resta ancora troppo alta la percentuale di piatti e bicchieri in carta o plastica (74,1%) contro lo 0,0% di stoviglie riutilizzabili o in materiali compostabili. Illuminazione a basso consumo nel 13,3% dei casi ma raccolta differenziata nulla e solo un piccolo accenno di rinnovabili con un impianto geotermico in una scuola a Potenza.

Il monitoraggio eseguito per verificare la presenza di amianto ha comportato la presenza di amianto nel 3,3% degli edifici e la bonifica per il 10%. Nessun monitoraggio per quanto riguarda la presenza di radon.

Situazione delicata per le scuole lucane che si trovano in zona a rischio ambientale dichiarato: il 12,7% tra 1 e 5 km da industrie chimico-petrolifere e depositi gas, il 12,7% a meno di 1 km dall’autostrada e il 13,3% a ridosso di distributori di benzina.

Una situazioni d’eccellenza che vogliamo segnalare, dove la questione della sicurezza e della sostenibilità dell’edilizia scolastica non è un obiettivo impossibile e dove l’impegno dell’amministrazione pubblica fa la differenza,  è il caso della Provincia di Potenza che ha avviato già da diversi anni un progetto nel quale sono al centro dell’attenzione gli aspetti di stabilità strutturale, di adeguamento degli impianti e di accessibilità degli edifici che ospitano le scuole superiori. Il progetto Scuole ecologiche in scuole sicure ha visto dal 2011 i seguenti interventi (ne sono indicati alcuni): adeguamento, sotto il profilo funzionale e impiantistico e rifacimento della palestra dell’Istituto Commerciale e per Geometri Gasparrini di Melfi; costruzione di nuove sedi a Venosa del Liceo classico statale Q. Orazio Flacco, dell’Istituto d’Istruzione Superiore Tenente Remo Righetti di Melfi; dell’Istituto Tecnico Commerciale Leonardo Da Vinci di Potenza; lavori di completamento per l’Istituto d’Istruzione Superiore Carlo Levi di Sant’Arcangelo; lavori di ristrutturazione dell’antico convento dell’Istituto Alberghiero di Maratea; miglioramento sismico dell’edificio e adeguamento impiantistico e igienico-sanitario del Liceo Artistico di Potenza; miglioramento strutturale, adeguamento impiantistico ed eliminazione delle barriere architettoniche, con riqualificazione ambientale, dell’Istituto Tecnico Commerciale Francesco Saverio Nitti di Avigliano.

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